Adeguati Assetti

Gestire la "CRISI D'IMPRESA" senza CRISI DI NERVI

Adeguati assetti: che cosa sono e cosa prevedono

Il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), in vigore dal 15 luglio 2022, ha introdotto l'obbligo per gli amministratori di tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dimensione, di istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.

Che cosa si intende per adeguati assetti

Per adeguati assetti si intendono un insieme di strumenti e procedure che consentono agli amministratori di:

Art.3 comma 3 del Codice

  • rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell'impresa e dell'attività imprenditoriale svolta dal debitore;
  • verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di cui al comma 4;
  • ricavare le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento.

Il legislatore, poi, arriva ad individuare dei precisi valori che costituiscono indicatori per rilevare tempestivamente i segnali di crisi.

Art. 3 comma 4 del Codice infatti recita:

Costituiscono segnali per la previsione di cui al comma 3:

  • l’esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno trenta giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
  • l’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno novanta giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
  • l’esistenza di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di sessanta giorni o che abbiano superato da almeno sessanta giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il cinque per cento del totale delle esposizioni;
  • l’esistenza di una o più delle esposizioni debitorie previste dall’articolo 25-novies, comma 1 (ovvero ritardi nel versamento di Contributi Previdenziali, premi assicurativi scaduti presso l'INAIL debiti IVA scaduti e non versati all'Agenzia delle Entrate, crediti presso l'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

In sostanza, disporre di un adeguato assetto significa disporre di strumenti per:

  1. rilevare tempestivamente i segnali di crisi, sia di natura economica che finanziaria;
  2. valutare l'andamento della gestione aziendale e le sue prospettive;
  3. individuare le cause della crisi e le possibili soluzioni.

E' evidente che l'intento del legislatore è quello di stimolare l’imprenditore ad agire, nel suo ruolo di gestore e decisore, con una prospettiva temporale non più rivolta prevalentemente ai risultati conseguiti e quindi “al passato” ma soprattutto a quello che ragionevolmente, sulla base di modelli di pianificazione e simulazione, potrà o dovrà accadere nel futuro (approccio forward looking).

Il codice inoltre specifica che gli assetti devono essere adeguati alla dimensione, alla struttura e alla complessità dell'impresa, nonché al tipo di attività svolta.

L'obiettivo della norma quindi non è quello di istituire un nuovo adempimento ma quello di prevenire la crisi d'impresa, favorendo la tempestiva rilevazione dei segnali di allarme e la predisposizione di misure idonee a fronteggiare i rischi di insolvenza.


Quali sono gli elementi che compongono gli adeguati assetti


Gli adeguati assetti sono composti da tre elementi fondamentali:

  1. L'assetto organizzativo, che riguarda la struttura organizzativa dell'impresa, la ripartizione delle responsabilità e la definizione dei processi decisionali;
  2. L'assetto amministrativo, che riguarda le procedure di registrazione contabile, l'elaborazione dei dati e la predisposizione dei documenti di bilancio;
  3. L'assetto contabile, che riguarda la rilevazione e la valutazione dei fatti di gestione, nonché la predisposizione delle informazioni economiche e finanziarie.

In particolare:

L'Assetto organizzativo deve essere in grado di garantire:

  • la separazione tra le funzioni di amministrazione, controllo e gestione;
  • la presenza di soggetti con competenze e conoscenze adeguate per svolgere le proprie funzioni;
  • un sistema di comunicazione efficace tra i diversi organi e funzioni aziendali.

L'assetto amministrativo deve essere in grado di garantire:

  • la completezza, la correttezza e la tempestività della rilevazione dei dati;
  • la conformità dei dati alle norme contabili e fiscali;
  • la produzione di informazioni utili per la gestione e il controllo dell'impresa.

L'assetto contabile deve essere in grado di garantire:

  • la rilevazione e la valutazione dei fatti di gestione in modo oggettivo e imparziale;
  • la preparazione di documenti contabili che siano chiari, comprensibili e comparabili;
  • la produzione di informazioni economiche e finanziarie utili per la valutazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa.


Quali sono le conseguenze dell'inadempimento

Gli amministratori che non provvedono a istituire adeguati assetti sono responsabili, in solido con gli altri amministratori, dei danni derivanti dalla crisi dell'impresa.

In particolare, gli amministratori sono responsabili:

  • dei danni patrimoniali subiti dai creditori dell'impresa;
  • dei danni non patrimoniali subiti dai dipendenti, dai soci e da altri soggetti che hanno avuto rapporti con l'impresa.


Conclusioni

L'obbligo di istituire adeguati assetti è un importante strumento per prevenire la crisi d'impresa e tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti. Gli amministratori delle imprese hanno il dovere di conoscere e applicare la normativa in materia, al fine di garantire la continuità aziendale e la tutela dei creditori.


Come lavoriamo noi dello Studio Mellone & Partners

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Ci conosciamo e ci vieni a trovare in studio

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Prepariamo e conduciamo un assessment dell'azienda per  determinare il gap fra l'AS-IS e l'assetto ottimale richiesto dalla Norma 

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Iniziamo a lavorare insieme (anche con i tuoi consulenti esterni) costruendo:

  • un modello organizzativo con ruoli e funzioni, obiettivi e indici di misurazione con cui valutare l'adeguatezza degli assetti amministrativi e contabili
  • strumenti e metodi per l'implementazione del modello

Dalla teoria alla pratica - la nostra proposta

Il Modello organizzativo

Per arrivare a definire un modello di organizzazione, che sia finalizzato al raggiungimento gli ADEGUATI ASSETTI ma al tempo stesso corredato da obiettivi misurabili, è necessario svolgere una serie di attività più o meno complesse in relazione al grado di maturità e strutturazione dell'azienda:

  1. in primo luogo e necessario implementare/descrivere/formalizzare l'organigramma aziendale e contemporaneamente mappare i processi aziendali; per fare ciò la nostra guida sono i principi di base dell'HLS (High Level Structure - HLS è la linea guida proposta dall'ISO sulla quale sono modellate tutte le nuove norme dei Sistemi di gestione aziendale dalla qualità, all'ambiente, all'innovazione) che suggerisce una modellazione dei processi ponendo attenzione alle interrelazioni fra gli stessi e che alla corretta gestione del rischio. Tutte le aziende, oggi più che mai, operano in contesti estremamente mutevoli e in continua evoluzione, è fondamentale quindi - nella organizzazione dei processi - avere un approccio basato sulla gestione del rischio (rischi interni ed esterni, del quadro normativo, della catena di approvvigionamento, della produzione, finanziari, delle risorse, etc.);
  2. successivamente si procede alla definizione del modello di Governance, ovvero alla definizione del processo decisionale e delle regole che fanno funzionare i processi aziendali, comprendendo un corretto e sistematico monitoraggio dei risultati dal livello apicale a quello più operativo;
  3. definite le attività/processi, i ruoli e le responsabilità è necessario individuare le strutture di supporto necessarie a far funzionare l'intera azienda: le risorse strumentali, le competenze, le informazioni documentate, l'ambiente di lavoro, la consapevolezza del personale rispetto alla mission e alla vision aziendali, etc.;
  4. si procede quindi a descrivere e documentare, con il corretto livello di formalizzazione e senza eccessi di burocrazia, le procedure per la pianificazione e il controllo operativi;
  5. dopo aver messo in chiaro e "sistemato" i processi operativi, le responsabilità, l'insieme di risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi aziendali, è necessario mettere a punto il sistema di indicatori che deve consentire di misurare l'efficacia dell'azienda e del suo ASSETTO complessivo;
  6. infine, come per ogni organismo vitale, anche per l'assetto aziendale è necessario mettere a punto un sistema di monitoraggio, una procedura di "revisione" per valutare adeguatezza, efficienza ed efficacia del modello organizzativo ed attuare le eventuali azioni correttive necessarie.

Gli Assetti Amministrativi e Contabili

SOLO dopo aver "sistemato" l'assetto organizzativo è possibile procedere alla "sistemazione" degli assetti amministrativi e contabili (che in fin dei conti sono due processi operativi aziendali) e il modo per farlo è quello di implementare un sistema di Reporting e uno di Planning ad uso di tutto il management aziendale e non solo dell'alta Direzione.

Un tale sistema è evidentemente strettamente correlato alla tipologia del business aziendale e agli strumenti disponibili in azienda, generalmente gli indicatori presenti in un sistema di reporting sono:

  • di commessa,
  • mercato,
  • cliente,
  • finanziari, 
  • monetari,
  • etc.

mentre in un sistema di planning sono presenti indicatori quali:

  • budget,
  • obiettivi commerciali,
  • debiti,
  • marginalità,
  • etc.

Strumenti e Metodi - La cassetta degli attrezzi

Per realizzare quanto su descritto non esiste la bacchetta magica, non esiste un report, una relazione, una procedura che consenta di "smarcare" gli ADEGUATI ASSETTI quasi fosse uno dei tanti adempimenti cui sono sottoposte le PMI.

Tantomeno sono sufficienti i tanti software, spesso integrati con fantasmagorici algoritmi di intelligenza artificiale (che fa tanto cool) che promettono di tirar fuori un insieme di indicatori capaci di mettere il bollino BLU sugli ASSETTI di una qualsiasi azienda partendo dai soli dati contabili. 

Per trasformare la disciplina della CRISI di IMPRESA e degli ADEGUATI ASSETTI da un nuovo seccante adempimento ad uno strumento UTILE all'azienda per crescere e, aspetto non marginale, accedere al credito bancario, è necessario dotarsi di Strumenti e Metodi di lavoro, calibrati e commisurati alla dimensione aziendale, ma adeguati alla sfida che la norma ha lanciato agli imprenditori.


Con il nostro aiuto selezioniamo gli strumenti più confacenti a ciascun nostro cliente, sulla base del suo business, della sua maturità digitale, delle sue risorse, finanziarie di personale: 

  • Strumenti software di gestione dei processi aziendali, corredati da sistemi di Reporting e di Planning, anche dotati di strumenti di AI per aiutare nella analisi dei dati e nel processo decisionale,
  • Strumenti di analisi del business e delle strategie aziendali (SWAT Analisys, Matrice BCG, Matrice di Porter, Matrice Concorrenti Prezzo-Qualità, etc.),
  • Un metodo di comprensione/lettura dei report e dei suoi significati,
  • Un sistema di calcolo dei KPI e della loro valutazione,
  • Un metodo per effettuare un tuning degli ASSETTI attivando, ove necessario, azioni correttive su tutta l'organizzazione,
  • Strumenti di condivisione delle informazioni aziendali (aperti a clienti e fornitori),
  • etc. etc..

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